Mostra-incontro con la scultrice Francesca Bernardini

Abbiamo ospitato la scultrice Francesca Bernardini in una delle tappe di “Arte svelata”, una serie di incontri/mostre in luoghi non convenzionali – spazi privati, studi, atelier – durante i quali alcune artiste si sono raccontate rispondendo alle domande di Pina Tromellini, ideatrice del progetto.

Scrive Pina di Francesca: «Da ventun anni scolpisce marmo statuario, marmo nero del Belgio, materiali di cui si è innamorata a prima vista. Porta in giro le sue sculture da Taiwan al Portogallo e alla Spagna per farle conoscere e nello stesso tempo per imparare dagli altri. È convinta che nell’arte scultorea quello che conta sia mettere a punto la tecnica nel confronto. Nella casa di Barbara e Marco sono in mostra sculture dalle forme di nidi, bozzoli e crisalidi dalle linee arrotondate che fanno emergere un’interiorità di felicità e di passaggi esistenziali».

E ancora, sul luogo che incontra l’artista: «Oltrepassando il portone sembra che il tempo abbia fatto una pausa. Lo spazio fonde l’interno con l’esterno, la scala e i muri comunicano le memorie. La casa è un continuo con via Roma nella quale è ubicata. L’ambiente sensoriale percepito di luce soffusa, di scale ripide, di ballatoi e di pareti bianche apre uno spazio che proietta la teatralità della strada. La casa di Barbara e Marco, termina con un terrazzo sui tetti, un’altana nella quale si affaccia un Bed and Breakfast; oggi, qui sono in mostra le sculture di Francesca. Le ampie finestre del soggiorno guardano la chiesa romanica di San Giacomo, vedono una parte dell’abside e del campanile tipico dell’architettura romanica.

L’artista sottolinea che le opere sono create per stare nelle case, così questo appartamento si trasforma in una galleria che non esclude pensieri altri anzi li include facendo nascere il desiderio di narrare arte e luogo. In fondo la teatralità di via Roma ha da sempre accolto personaggi e persone le più disparate possibili; abitare qui significa vivere la pluralità».